Ancelotti: "Nella serata di San Siro c'è stato poco da ridere"

Nuovo affondo del tecnico sul caso Koulibaly. Mercato: "Non temo di perdere Allan, solo Rog via"

Napoli.  

È il momento di tornare in campo per il Napoli, che domani, al “San Paolo”, contro il Sassuolo, con calcio d'inizio alle 20:45, cerca il “pass” per i quarti di finale di Coppa Italia. Ancelotti suona la carica: caccia alla qualificazione perché l'obiettivo è arrivare fino in fondo: "Vincendo cinque partite si può alzare un trofeo. Si decide tutto in soli 450 minuti. La Coppa Italia è una delle due competizioni dove siamo alla pari con tutti, dove il successo o l'insuccesso dipende da noi, a questo punto della stagione. Il campionato no, siamo un po' più indietro e, quindi, non dipende solo da noi. La Coppa Italia e l'Europa League dipendono da noi."

Formazione, Ancelotti non fa sconti sulla pretattica e se la ride scherzandoci su: "Chi gioca? Un portiere, quattro difensori, forse quattro centrocampisti e due attaccanti."

Ironia a parte, certi titolari Insgine e Koulibaly mentre salteranno la partita Verdi, squalificato, Albiol, Chiriches, Hamsik e Mertens, acciaccati. Non sarà della partita Allan: “Solo per un permesso che gli è stato dato, al pari di Ospina, per rientrato qualche giorno più tardi dal Sudamerica” ha prontamento puntualizzato il tecnico di Reggiolo, perentorio e chiaro sul capitolo calciomercato: "Io non temo di perdere Allan perché la società vuole essere e rimanere competitiva. Nella valutazione della del momento c'è solo la possibilità che parta un giocatore in prestito, per dargli possibilità di trovare maggiore continuità di impiego, e stiamo parlando di Rog."

Secco, infine, il commento relativo alla spaccatura nel dibattito che si è ingenerato rispetto al caso Koulibaly, con una stoccata tra le righe a Matteo Salvini ribadendo il sostegno incassato dalla FIFA e della UEFA in merito alla mancata applicazione del protocollo anti-razzismo: "Sembra che sia un problema del Napoli, in realtà non è un problema del Napoli, ma del calcio italiano. Il Napoli ha vissuto questo momento, legato alla partita di "San Siro", che non è stato certamente un momento goliardico perché in quella serata c'è stato davvero poco da ridere."