Alle 20.30 in punto, quando Ubaldi di Roma ha decretato il triplice fischio di Sorrento-Avellino (1-2), è iniziata la grande festa del popolo biancoverde. Dopo 7 anni di attesa la società irpina ritorna in serie B. Gioia grande che ha virtualmente unito Potenza - dove è andato in scena il derby contro i costieri, aperto a 1000 tifosi ospiti - con Avellino dove in questi minuti si stanno vivendo scene di giubilo.
Tra le strade del capoluogo avellinese e nel resto della provincia sono partiti caroselli, accompagnati da cori, fuochi d'artificio e tanto, tanto entusiasmo. Piazza della Libertà e Corso Vittorio Emanuele sono stati presi d'assalto da tanti tifosi che hanno atteso a lungo il momento di poter dare inizio ai festeggiamenti. «La capolista se ne va», «Ce ne andiamo, ce ne andiamo, ce ne andiamo in serie B», i cori che sono partiti subito dopo il triplice fischio e che faranno da colonna sonora alla lunga notte biancoverde.
Festa grande anche allo stadio Partenio dove oltre 2mila tifosi hanno seguito la sfida contro il Sorrento dal maxi-schermo installato all'interno dell'impianto per consentire al popoloi biancoverde di seguire insieme la sfida decisiva per il ritorno in B. Applausi, abbracci e qualche lacrima hanno accompagnato i gol di Russo e Lescano, prima dell'urlo liberatorio che ha dato inizio alla festa. L'Avellino torna in serie B!
